La scoperta e le ricerche

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Nel settembre del 1968, il geom. Fabio Mastrodicasa Rinaldi, insieme ad altri cittadini di Cottanello, individuò nella zona di Collesecco delle strutture antiche, poi identificate come parte della volta crollata di un criptoportico. Nel 1969 furono avviate delle campagne di scavo che si protrassero fino al 1973 sotto la direzione della dott.ssa Maria Santangelo della Soprintendenza Archeologica del Lazio e la partecipazione di volontari della Pro Loco di Cottanello coordinati dallo stesso Fabio Mastrodicasa Rinaldi, che fu poi nominato ispettore onorario della zona. I lavori iniziarono dalla zona del criptoportico e portarono alla luce un’area rettangolare di circa m 37 x 45 con una trentina di vani articolati intorno ad un atrio ed un peristilio. A conclusione dello scavo, nel 1973, furono praticati degli interventi di restauro delle murature e dei mosaici e venne realizzato un sistema di coperture in lamiera sorrette da pali di ferro che ancora protegge le strutture. Altri interventi di restauro furono effettuati negli anni ’80.

Successivamente, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio ha promosso una serie di studi sulla villa relativi alle strutture, ai mosaici, ai materiali ceramici ed alle terracotte architettoniche, oltre ad una campagna di prospezioni geofisiche, i cui risultati sono confluiti nel volume a cura di M. Sternini, La villa romana di Cottanello, Edipuglia, Bari 2000.

Negli anni 2010-2012 la Sapienza – Università di Roma ha svolto nuove indagini archeologiche sotto la direzione del prof. Patrizio Pensabene e in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e con il Comune di Cottanello.

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Gli interventi si sono concentrati in alcuni ambienti in cui si evidenziavano più fasi edilizie e che dunque offrivano la possibilità di analizzare, al di là dell’impianto principale della prima età imperiale, le strutture precedenti, nonché di studiare le fasi di vita e di abbandono di età tardoantica.

Dei risultati delle indagini si è data notizia annualmente sui Fasti on line e in occasione degli Incontri di Studio sul Lazio e la Sabina del 2011 e 2012 e di altri Convegni nazionali e internazionali.